La coppia è un unità di ordine superiore. La parola “coppia” deriva dal latino “copula”, che significa congiunzione, legame, insieme.
Incontrando la coppia si incontra un organismo complesso dotato di un’economia affettiva che trascende l’individualità.
La scelta del partner ha un collegamento con le remote vicende personali che hanno caratterizzato le esperienze infantili, (Costruzione e rottura dei legami affettivi John Bowlby , Cortina Raffaello 1982). Bolby per primo ha sottolineato l’importanza dello stile di attaccamento che si attiva nel bambino e persiste nell’adulto. La teoria dell’attaccamento si applica quindi al rapporto di coppia, sottolineando che gli adulti iniziano delle relazioni affettive sulla base del modello strutturatosi nel rapporto madre-bambino, poiché proprio su questa relazione precoce si fondano le rappresentazioni mentali di se stessi, dell’altro e di se stessi in relazione all’altro. Questi modelli, divenuti automatizzati a livello cognitivo, tendono ad autoperpetuarsi, tuttavia, non hanno un carattere di assoluta irreversibilità e possono quindi modificarsi mediante esperienze terapeutiche e esperienze relazionali più mature e consapevoli.
L’innamoramento non è l’amore, possiamo definire la fase di innamoramento come un’esperienza di trance che destruttura la nostra personalità ordinaria. Le persone innamorate raramente dispongono di un Io organizzato, vivono un “nirvana” amoroso nel quale ogni proiezione e ogni fantasia trova il partner adeguato sia per una realtà oggettiva (a lui/lei piace quello che anche a me piace), sia per effetto di proiezioni personali che investono libidicamente l’altro anche senza una aderenza con la realtà (io so che mi capisce anche se non pronuncio alcuna parola, da lui/lei sarò amata/o e amerò sempre, incondizionatamente). Si tratta di un’apertura emozionale straordinaria che ricorda i potenti amori adolescenziali, dove il desiderio si fa realtà. Per questo motivo l’innamoramento è destinato ad esaurirsi, non appena in ognuno si ricostruiscono gradualmente le “difese dell’Io” a protezione della personalità. Per far crescere, dare forma e armonia all’innamoramento occorre un investimento d’amore che consenta di poter incontrare i conflitti, le frustrazioni e renderle costruttive e non distruttive, sono in questo modo l’innamoramento potrà trasformarsi in amore.
Come si fa?
Solo attraverso la condivisione, analizzando le linee di invarianza (resistenza all’energia propulsiva della vita) e sciogliendole in linee di cambiamento, la vita stessa è cambiamento. La condivisione rappresenta il filo conduttore della coppia alimentato dall’amore che li unisce. Le esperienze nella propria famiglia di origine possono favorire o danneggiare la fiamma d’amore nella coppia. I modelli di relazioni familiari interiorizzati (come i nostri genitori si relazionavano tra loro e come affrontavano le crisi fisiologiche che ogni coppia affronta nel viaggio della vita insieme), insistono nell’inconscio e possono favorire o sbiadire la gioia e l’energia. In caso negativo ci si si trova a non aver nulla da dire, che significa:
Aver paura di quello che abbiamo da dire.
Superare questa paura significa mostrare la nostra autenticità, farci vedere senza maschere. Il coraggio di ammettere: “desidero che chi mi ama mi conosca intensamente e profondamente”. Spesso la paura non lo rende possibile, un demone svalutante distorce la realtà e crea l’illusione: “Se mi conoscerà profondamente e e intensamente non mi vorrà più, allora indosso una maschera e sopporto la fatica, fino ad esaurirmi e non avere più nulla da dire”. Così facendo identificheremo il partner con una parte di noi stessi che non abbiamo ancora integrato e che probabilmente non tolleriamo. Solo la continua trasformazione del legame di coppia, in sintonia con la naturale trasformazione personale (con la vita si cresce, aumentano le esperienze e si matura, a condizione di non chiudersi come un riccio), permette quel cambiamento mutativo e naturale, in armonia dinamica con i processi di evoluzione e crescita personale. Occorre realizzare sul piano profondo (energetico) l’identità di coppia attraverso la comunicazione empatica, simmetrica e complementare. Solo il flusso di vitalità che si espande e pervade la coppia oltre il controllo e l’elaborazione cognitiva rappresenta negli anni e nei decenni il collante indispensabile per continuare a gioire insieme. Sono sensazioni molto belle, spesso smarrite, che fanno sentire l’amato unico e irripetibile perché unica e irripetibile è l’esperienza esplorativa che si arricchisce giorno dopo giorno, realizzando il patrimonio affettivo della coppia. L’amore alimenta se stesso e gli “interessi” sono esponenziali.
La sessualità, il termometro della vitalità nella coppia.
E’ normale che l’abitudine affievolisca il desiderio? assolutamente no. La coppia muore quando si ignora l’Eros. Se siamo consapevoli e radicati possiamo individuare gli elementi che hanno interrotto la condivisione: i conflitti. La responsabilità della coppia è quella di garantire un equilibrio nella distribuzione delle conflittualità. Il reale problema è che spesso nella coppia si nega il conflitto, si fa finta di nulla. Rendendo il conflitto invisibile saranno invisibili anche le risorse di cui la coppia dispone per vedere, affrontare e trattare le negatività anche con sofferenza ma mai senza energia e superare il conflitto attraverso il rispetto, la stima e la condivisione. Nella triste e frequente realtà neghiamo il conflitto e diciamo che è abitudine. Infatti l’abitudine, così paralizzante nella vita di coppia, altro non è che la nostra difficoltà ad ammettere e affrontare il conflitto.
La psicoterapia bioenergetica di coppia.
Nella stanza di terapia la coppia può proteggersi mentendo, si tratta di una reazione umana alla paura di un possibile cambiamento. Il lavoro corporeo è significativo e rappresenta un potente elemento propulsivo per affrontare le difese “a catenaccio”, intese come legami non flessibili e imprigionanti che la coppia ha stretto come difesa contro l’attacco (del terapeuta) alle molteplici maschere che la coppia indossa per nascondere la loro verità, la loro autenticità. L’autenticità è la strada, la sola strada per l’apertura del cuore all’amore, aprendo il cuore emerge la verità, quello che c’è e si sblocca lo stallo. Una tecnica bioenergetica è il cambiamento posturale (Esempio, provi ad alzare il mento di un centimetro quando parla a suo marito e senta cosa cambia..), si tratta di dimensioni nuove, talvolta insostenibili che raccontano più di mille parole. Il lavoro consiste anche nel verificare che in terapia di coppia ci sia realmente una coppia, capita di trovare un insieme di proiezioni al posto della coppia, la coppia si può amare, le proiezioni possono solo contestare. Alexander Lowen ha insegnato: per amare bisogna essere grounding. Diversamente chiameremo amore il nostro bisogno di aggrapparci all’altro.
Il tradimento.
Il tradimento è un sintomo, non una patologia della coppia. Si tratta di un sintomo che evidenzia la crisi della coppia. Occorre non dare nulla per scontato, non trarre conclusioni affrettate o giudizi inappropriati. E’ importante chiedersi: “Per quella coppia, che cosa é il tradimento?”. Quando c’é passione c’é anche gelosia, abitualmente. L’amore non può rappresentare una restrizione doverosa, obbligata, la fedeltà è uno stato di grazia, non un dovere inesorabile e castrante. L’amore è una sensazione interiore di libertà, non può essere inteso una limitazione a fare quello che si desidera.
L’amore se è autentico, radicato è fondato sul piacere.
Il desiderio di fedeltà è alimentato dal rinnovamento continuo della scoperta dell’altro, perché è costantemente in divenire e non statico, non ci si annoia mai e non finisce mai. In questo affascinate e interessante percorso le crisi sono fisiologiche e positive, occorre saperle affrontare e superare, è il divenire stesso che movimenta ed energizza la coppia. Per godere la vita, la coppia può condividere il proprio profondo e scoprirsi quotidianamente. Ogni coppia che soffre attraverso la terapia trova il suo modo di stare insieme, nella consapevolezza che non esiste un modo ideale.
Come affrontare un tradimento? Con rispetto e umiltà. E’ possibile sentire la rabbia, la delusione, la sofferenza, ma senza mai allontanarsi dal proprio sé profondo. Un amore pieno permette di smascherare i mistificatori rappresentati dalle parti della nostra famiglia di origine che abbiamo introiettato e che probabilmente non coincide con i nostri profondi significati. Salvatore Navarro, noto terapeuta reichiano ha definito l’amore con tre “u”. Umiltà, umanità, umorismo, questo è amore.
Dott. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista Bioenergetico, CBT
Iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147
Studio di psicologia, psicoterapia, consulenza di coppia, mediazione familiare a Milano
psicoterapia individuale – cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale
psicoterapia di coppia – meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti, conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari
psicoterapia di gruppo – di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo
colloquio psicologico – è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere
ansia e attacchi di panico – la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali per la sopravvivenza infantile
depressione, calo di energia – inchioda l’individuo, tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di lui
problemi caratteriali, relazionali – bisogno di intimità e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi