Un avvocato matrimonialista che si occupa di diritto di famiglia si trova spesso a confrontarsi con le problematiche delle coppie in fase di separazione o divorzio. Oltre gli aspetti legali, la situazione si compenetra di elementi carichi di emotività, scivola dal legale al relazionale e le problematiche si moltiplicano inesorabilmente, le note esasperate scuriscono gli spazi di possibile mediazione.
Si delinea sempre più chiaramente e merita comprensione, la realtà relazionale e le dinamiche profonde della coppia. La soluzione non può essere trovata solo attraverso strumenti di natura legale. La separazione prevede una serie di norme con l’obiettivo di tutelare i bambini e gli adulti coinvolti, tuttavia le situazioni psicologiche ricche di emozioni inaspriscono il conflitto con connotazioni specialmente di carattere affettivo. In questa situazione diventa sempre più difficile l’esercizio di quelle tutele per i più piccoli che il legislatore riconosce nei casi di separazione e divorzio.
E’ necessario considerare come i sentimenti di abbandono, tradimento, rabbia, diffidenza, fallimento non hanno ancora ricevuto attenzione e non sono ancora stati elaborati a livello profondo, inconscio.
Non è possibile pensare a soluzioni solo di carattere normativo, è necessario abbassare il livello di conflittualità per poter incontrare veramente l’interesse dei propri figli, i più colpiti perché maggiormente vulnerabili ed esposti al trauma da separazione.
Non è raro assistere a situazioni in cui i genitori si contendono l’affidamento dei figli, spinti dal desiderio di vendetta che sentono reciprocamente, a volte anche per ottenere benefici economici “di riflesso”. Le dinamiche che muovono i sentimenti di una famiglia in fase di separazione interagiscono sui comportamenti degli adulti, che nel tentativo di manipolarsi a vicenda utilizzano la violenza psicologica di cui sono capaci. Quando le situazioni si trascinano senza un radicamento che accompagni la coppia e la famiglia attraverso questo tortuoso percorso, dove il passato e il presente si fondono, l’inconscio domina le situazioni e la parte adulta, radicata di lei e di lui, cede il passo alla parte meno risolta, infantile, vulnerabile. Adulti che litigano come bambini e che producono effetti devastanti per la salute psicofisica di tutte le persone coinvolte. Anche i futuri partner d’amore possono risultare coinvolti, ex mogli/mariti che esasperano il rapporto con l’ex marito/moglie quando lui/lei ha una nuova compagna/o, in un crescendo di gelosia, sensazione di abbandono, tradimento. Può accadere che nella scelta di un nuovo partner si ricostituiscano situazioni affettive in buona sostanza sovrapponibili con quelle precedenti, dove la coazione a ripetere non permette una visione chiara e nitida delle situazioni passate e presenti.
I più colpiti da queste disfunzioni relazionali sono i figli, che oltre ad assistere passivamente al feroce conflitto alimentato dagli adulti, diventano la “clava” con la quale padre e madre continuano a colpirsi, trasformandosi in strumenti disponibili per quei genitori che tentano di realizzare un malato bisogno di amore mediante rivendicazioni non solo di carattere affettivo, ma anche economico.
Si delinea un bisogno reale, oltre all’istituto della mediazione familiare, molto importante per dirimere le problematiche delle coppie in fase di separazione e divorzio nelle immediate vicinanze dell’omologazione della sentenza da parte del tribunale, occorre far comprendere a lei e lui che le motivazioni “urlate”, quelle che appaiono in superficie, in apparenza razionali e logiche e che spingono verso le reciproche rivendicazioni, affossano le loro radici in bisogni inconsci profondi. E’ necessario il percorso di psicoterapia personale per elaborare il lutto della separazione ed evitare il ripetersi delle dinamiche distruttive che hanno accompagnato la relazione d’amore appena conclusa.
Dott. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Mediatore Familiare
Iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147psicoterapia individuale – cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale
psicoterapia di coppia – meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti, conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari
psicoterapia di gruppo – di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo
colloquio psicologico – è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere
ansia e attacchi di panico – la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali per la sopravvivenza infantile
depressione, calo di energia – inchioda l’individuo, tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di lui
problemi caratteriali, relazionali – bisogno di intimità e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi