storia, evoluzione e utilità della mediazione familiare

La mediazione familiare è sorta negli anni 70′ negli Stati Uniti. Si è diffusa poi in alcuni stati europei dove se ne riconosce l’utilità e l’efficienza. Ogni paese, per via delle caratteristiche sociali, politiche, economiche e culturali ha orientato i principi e gli obiettivi della mediazione familiare in base alle proprie realtà ed esigenze.

litigare

La mediazione familiare non pretende di risolvere la totalità dei problemi e delle conflittualità presenti nelle famiglie e nelle coppie coniugali, ma più realisticamente si propone di favorire la riapertura dei processi comunicativi e relazionali dei soggetti, soprattutto nei casi di separazione e divorzio.

La mediazione familiare si propone di diffondere una nuova cultura volta al superamento degli stereotipi sedimentati nella mentalità corrente, spesso ancorati alla colpevolizzazione e alla drammatizzazione della dissociazione coniugale. Questa nuova cultura favorisce nella coppia la rielaborazione in positivo delle potenzialità costruttive insite nella conflittualità, spesso ignorate.
La mediazione familiare è un percorso indipendente dal sistema giudiziario e non è una psicoterapia; è un iter volontario di gestione dei conflitti che si sviluppano nelle famiglie e nelle coppie; mette in condizione i soggetti interessati di individuare le soluzioni più idonee per la gestione ed il superamento delle criticità e delle difficoltà, tipiche di qualsiasi separazione o divorzio.

In questa ottica, la mediazione familiare è utile alla coppia per instaurare un clima di cooperazione e di rispetto reciproco per raggiungere il “self empowerment”.

Il self empowerment (auto emancipazione), è un concetto fondamentale nella mediazione familiare, aiuta il recupero della fiducia nelle proprie capacità, qualità e sensibilità, in un periodo caratterizzato da forte incertezza, come quello della separazione o del divorzio. Per il raggiungimento di questo positivo stato mentale , occorre che gli individui maturino la speranza nel futuro, consentendosi di sognare in costante e consapevole aderenza con la realtà.

La mediazione familiare nella sua autonomia non si pone come modalità sostitutiva o competitiva con il sistema giudiziario, non è un ripiego nei confronti del sistema legale e nemmeno verso la psicoterapia.

La mediazione familiare non vuole né vincitori né vinti è desidera considerare tutti i soggetti interessati sullo stesso piano.

il mediatore familiare e la coppia,

cosa si impegnano a definire insieme?

La volontarietà di entrambi di pervenire ad una separazione condivisa,

La qualità della comunicazione tra ex coniugi ed il suo mantenimento nel tempo,

Come comunicare la separazione ai figli, ai parenti, ed alle altre persone significative,

Come condividere la genitorialità nel migliore dei modi (alleanza nell’interesse dei figli),

Come organizzare il tempo da dedicare ai propri figli,

Le relazioni, i rapporti e la comunicazione con i nuovi partner, reali o potenziali,

Gli aspetti economici della separazione,.

negoziazione – arbitrato – consulenza tecnica – psicoterapia – conciliazione – imposizione – violenza – improvvisazione – obbligatoria – irrisolutezza – vincolata ad ortodossie – pratica legale – pratica psicopedagogica – egoismo – decisionismo ed ottimismo ad oltranza – autoritaria – un compromesso – permissivismo – eliminazione del conflitto – colpevolizzazione – risoluzione di tutti i problemi.

cooperazione – creatività – positività – collaborazione – senso di responsabilità – comunicazione – conseguimento di un accordo – un lavoro difficile, impegnativo e stressante – centralità della prole – una nuova cultura della separazione e del divorzio – gestione delle conflittualità – rispetto – uguaglianza – parità – libertà – sviluppo delle risorse umane – fiducia nella potenzialità individuale ed interpersonale.

Dott. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Mediatore Familiare
Iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147psicoterapia individuale – cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale

psicoterapia di coppia – meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti, conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari

psicoterapia di gruppo – di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo

colloquio psicologico – è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere

ansia e attacchi di panico – la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali per la sopravvivenza infantile

depressione, calo di energia – inchioda l’individuo, tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di lui

problemi caratteriali, relazionali – bisogno di intimità e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi