Il colloquio psicologico è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere. Il colloquio psicologico vuole indagare ciò che la persona ignora per mettere in evidenza la problematica psicologica che ha portato al colloquio stesso. Lo psicologo cerca di instaurare una relazione che possa facilitare la libera espressione dei pensieri della persona. L’atmosfera relazionale offrirà una sensazione di libertà per il paziente, necessaria per aprirsi e mostrarsi come realmente è. È un momento significativo, il paziente potrà comunicare e condividere le problematiche personali e le proprie emozioni.
Il colloquio psicologico è una tecnica di osservazione e di studio del funzionamento psichico umano, raccoglie le informazioni riguardo il disagio che la persona segnala e realizza una co-costruzione della richiesta di aiuto. Lo psicologo attraverso il colloquio cerca di capire le motivazioni di una certa modalità di pensiero, di espressione e di comportamento della persona. Questo processo non avviene per tutti nello stesso modo o negli stessi tempi; ogni intervento è strettamente personalizzato. E’ fondamentale che si instauri una relazione tra il paziente e il professionista improntata alla fiducia. Il paziente ha bisogno di sentire autenticamente la sensazione di aver fatto la scelta giusta, di essere finalmente approdato nel posto giusto. Lo psicologo è anzitutto un essere umano, ascolta con professionalità, cerca di comprendere cosa il cliente stia sperimentando in quel momento (sensazioni, vissuti ed emozioni) e si pone come modello delle relazioni umane. Il colloquio psicologico rientra nelle prestazioni sanitarie.
Sin dal primo incontro lo psicologo promuove e considera:
- l’assenza del giudizio per favorire un clima di libertà per il paziente,
- la condivisione delle ipotesi e del metodo di lavoro,
- la condivisione di obiettivi realistici, concreti e definiti per affrontare il problema,
- se Il problema appartiene alla persona oppure é condizionato da altri e osservare le cause reali o apparenti,
- l’analisi della richiesta del paziente.
Dopo i primi incontri (abitualmente 4 o 5), è possibile poter comprendere il problema portato.
Se la persona concorda con la definizione del problema e la proposta di intervento, vengono stabiliti insieme gli obiettivi, la durata e la frequenza dei colloqui. Propongo una consultazione psicologica se ritengo opportuno approfondire la situazione per inquadrare meglio il problema, mentre se l’indicazione alla psicoterapia è già chiara propongo di intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Dr. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista Bioenergetico, Supervisore Mediatore Familiare
Iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147
Studio di psicologia, psicoterapia, consulenza di coppia, mediazione familiare a Milano
psicoterapia individuale – cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale
psicoterapia di coppia – meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti, conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari
psicoterapia di gruppo – di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo
colloquio psicologico – è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere
ansia e attacchi di panico – la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali per la sopravvivenza infantile
depressione, calo di energia – inchioda l’individuo, tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di lui
problemi caratteriali, relazionali – bisogno di intimità e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi