L’analisi bioenergetica di gruppo non si pone come obiettivo la trasformazione psicologica di ogni persona, quanto di come il gruppo si modifica e di conseguenza i suoi appartenenti. E’ dedicata attenzione e cura per tutti gli aspetti che impediscono agli appartenenti al gruppo di modificarsi per il proprio benessere.
Si osserva in che modo ognuno, attraverso il suo personale stile caratteriale, si oppone al cambiamento nonostante l’infelicità e la sofferenza. Dal punto di vista energetico occorre incontrare l’elemento disturbante che sottrae energia vitale (vitalità) alla parte più risolta di un individuo. La cura si orienta naturalmente verso il piacere di vivere e la salute psicofisica. Si evidenzia come persone estranee fra loro diano vita nel tempo a legami e relazioni intime, importanti per favorire l’autenticità nella comunicazione di sensazioni, emozioni, sentimenti.
E’ interessante come ogni cambiamento nel gruppo si accompagna a modificazioni dell’individuo e viceversa. Ne consegue che se curiamo il gruppo curiamo al tempo stesso gli individui, indipendentemente da quanta cura sia dedicata a ognuno. Si promuove un libero e spontaneo sviluppo di rapporti e di comunicazioni fra i membri.
Il terapeuta ha un compito tra i tanti ben preciso. Dovrà padroneggiare le proprie tendenze creative nei confronti del gruppo, non mirare a creare un gruppo a sua immagine e somiglianza, ma lasciare che sia il gruppo a determinare il significato e il contenuto della sua stessa immagine. E’ interessante come anche a livello legislativo nei doveri dei genitori verso i figli, il rispetto e il sostegno per la persona sia recitato nell’art. 147 del codice civile: Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di …..assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni.
Il gruppo può essere aperto, quindi possono aggiungersi degli elementi in qualsiasi momento previa selezione da parte del conduttore, o chiuso. “Il “setting” è un luogo spazio-temporale dinamico e flessibile, all’interno del quale e in funzione del quale il processo terapeutico di gruppo può svilupparsi. La funzione interattiva del gruppo si sviluppa grazie all’elasticità dei confini del setting e alla loro fluidità, elementi che favoriscono l’accesso dei singoli membri al processo terapeutico.
Nei gruppi di analisi bioenergetica è fondamentale una conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo. I gesti, il tono della voce, gli sguardi, comunicano sempre qualcosa, ciò che non si dice a parole lo si esplicita attraverso diversi canali non verbali. La comunicazione umana è costellata di impliciti che proprio per loro natura non possono essere immediatamente chiari e riconoscibili. Quello che le parole non riescono a raccontare viene narrato attraverso il corpo. Non esprimere le proprie emozioni significa non solo bloccare il movimento espressivo del sentimento, ma determina anche un allontanamento da esso e dalla percezione del corpo.Dr. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista Bioenergetico, Supervisore, Mediatore Familiare
Abilitato SIAB all’analisi bioenergetica di gruppo
Iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147
Studio di psicologia, psicoterapia, consulenza di coppia, mediazione familiare a Milano
psicoterapia individuale – cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale
psicoterapia di coppia – meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti, conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari
psicoterapia di gruppo – di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo
colloquio psicologico – è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere
ansia e attacchi di panico – la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali per la sopravvivenza infantile
depressione, calo di energia – inchioda l’individuo, tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di lui
problemi caratteriali, relazionali – bisogno di intimità e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi