definizione di mediazione familiare

La mediazione familiare può essere definita “l’intervento, nell’ambito di una disputa tra i due contendenti della coppia, di una terza persona imparziale, neutrale e gradita ad entrambi, che non riveste autorità decisionale, ma li aiuta affinché essi pervengano ad una soluzione della vertenza che risulti di reciproca soddisfazione soggettiva e di comune vantaggio oggettivo.

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Una formulazione concettuale caratterizzata dal taglio particolarmente alternativo al sistema giudiziario, in cui non viene marcata la differenza tra negoziazione e mediazione e che attribuisce alla mediazione una lunga tradizione storica. Ha avuto un passaggio cruciale negli anni ’70 negli Stati Uniti, quando dalla “mediazione di lavoro” nacque la mediazione “di divorzio”.

Per avere una visione omogenea di cosa sia la mediazione familiare applicabile al contesto della famiglia, consideriamo ciò che è stato elaborato da un altro teorico della mediazione (Castelli):

La mediazione è un processo attraverso il quale due o più parti si rivolgono liberamente a un terzo neutrale, il mediatore, per ridurre gli effetti indesiderabili di un grave conflitto. La mediazione mira a ristabilire il dialogo tra le parti per poter raggiungere un obiettivo concreto:

La realizzazione di un progetto di riorganizzazione delle relazioni che risulti il più possibile soddisfacente per tutti. L’obiettivo finale della mediazione si realizza una volta che le parti si siano creativamente riappropriate, nell’interesse proprio e di tutti i soggetti coinvolti, della propria attiva e responsabile capacità decisionale.

L’Associazione per la Promozione della Mediazione Familiare, a Parigi, nel 1990 ha definito la mediazione come

Un processo di risoluzione dei conflitti familiari: le coppie coniugate o no, richiedono o accettano l’intervento confidenziale di una terza persona, neutrale e qualificata, chiamata mediatore familiare. Il ruolo del mediatore è quello di portare i membri della coppia a trovare da sé le basi di un accordo durevole, tenendo conto dei bisogni di ciascun componente della famiglia e particolarmente di quelli dei figli, in uno spirito di corresponsabilità e di uguaglianza dei ruoli genitoriali.

la mediazione familiare in Europa

Le prime esperienze di mediazione familiare in Europa risalgono al 1978, a Bristol in Gran Bretagna; a Londra, invece, ha sede l’Associazione Nazionale dei Servizi di Conciliazione e Mediazione Familiare.

Anche la Francia si è subito attivata per l’apertura di centri di mediazione familiare, molti dei quali privati, tanto da essere oggi il paese europeo con il numero più elevato di strutture specializzate.

Nel 1992, la Francia è stata promotrice della redazione della “Charte européenne de la formation des médiateurs familiaux dans les situation de divorce et separation”, frutto del lavoro di un anno e della collaborazione degli operatori di sei paesi. Una tappa fondamentale per la mediazione familiare in Europa, che ha sancito una serie di linee e indicazioni generiche per salvaguardare la professionalità dei mediatori e per tutelare i genitori in crisi.

Il Parlamento francese, nel 1995, ha approvato una legge per l’istituzione della mediazione familiare.

la mediazione familiare in Italia

La mediazione familiare in Italia si caratterizza per l’interesse rivolto a tutti i componenti della famiglia e per l’attitudine ad occuparsi delle relazioni interpersonali. La mediazione familiare può essere intesa come “un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione o al divorzio”. In un contesto strutturato, il mediatore, come terzo neutrale e con una formazione specifica, sollecitato dalle parti, nella garanzia del segreto professionale e in autonomia dall’ambito giudiziario, si adopera affinché i genitori elaborino in prima persona un programma di separazione soddisfacente per sé e per i figli, in cui possano esercitare la comune responsabilità genitoriale”.

Dott. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Mediatore Familiare
Iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147

Studio di psicologia, psicoterapia, consulenza di coppia, mediazione familiare a Milano

psicoterapia individuale – cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale

psicoterapia di coppia – meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti, conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari

psicoterapia di gruppo – di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo

colloquio psicologico – è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere

ansia e attacchi di panico – la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali per la sopravvivenza infantile

depressione, calo di energia – inchioda l’individuo, tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di lui

problemi caratteriali, relazionali – bisogno di intimità e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi