il bambino libero e il bambino imprigionato dalla paura.

I bambini iniziano la loro avventura umana con l’incontro. I genitori sono i primi esseri umani che conoscerà e ai quali dedicherà tutto l’amore e l’energia donatagli dalla natura. Il bambino libero è un essere vivente a cui sono stati riconosciuti e sostenuti i suoi diritti. Il diritto di esistere quando nasce, il diritto di essere nutrito nei primissimi mesi/anni di vita, nutrimento alimentare e nutrimento affettivo che per lui sono compenetrati.

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Il diritto di essere sostenuto nella propria identità quando questa inizia a formarsi, soprattutto con la stazione eretta, accompagnata dalla spontanea curiosità esplorativa. Il diritto di essere libero, libero di giocare, di sperimentare, di sporcarsi, di essere considerato un bambino e non un piccolo adulto. Intorno al terzo anno di età, il diritto di amare sessualmente in modo spontaneo e con l’innocenza propria della sua età, senza essere adultizzato, deriso o punito per la sua energia. Per garantire i diritti che faranno di un bambino un adulto con la gioia di vivere nel cuore, i genitori hanno un compito di sviluppo importante: “entrare in contatto con il loro bambino interiore”.

Per meglio comprendere il processo di empatia riflessa dall’adulto al proprio bambino interiore e quindi al proprio figlio reale, considereremo un esempio di vita quotidiana. Il bambino si sta divertendo giocando, è immerso nel suo mondo, sperimenta il piacere di un senso di indipendenza. E’ assorto al punto da estraniarsi dal contesto in cui si trova, è concentrato, interamente assorbito dalla sua attività ludica.

Le parole, il tono aggressivo e lo sguardo minaccioso che come un fulmine attraversano il piccolo, rappresentano un trauma per per il bambino che fino a quel momento stava nel piacere, in competa apertura emotiva. Segue in lui un riflesso di trasalimento e la sua bella energia si ritira in profondità nell’organismo. Questa sofferenza crea una tensione generale, visibile dalla contrazione di muscoli somatici, che genera un blocco della circolazione libidica (la libido può essere considerata una forma di energia psichica che costituisce per l’uomo una vera e propria spinta vitale. Visibile chiaramente quando i bambini saltano di gioia). La gravità di questo incidente è il

Fenomeno di anticipazione: quando il bambino sarà di nuovo impegnato in un gioco, non riuscirà più ad abbandonarsi totalmente al flusso libidico a causa dello choc patito e dalla paura che possa ripetersi. Questa paura lo blocca. In seguito si tradurrà nella paura inconscia dell’adulto che ad una gioia dovrà seguire una punizione dolorosa. Si tratta di una profonda illusione che può condizionare tutta l’esistenza di un individuo, abbracciando le sue relazioni affettive profonde. Genera amici superficiali, amanti trattenuti, genitori non spontanei e mai adeguatamente affettivi con i propri bambini.

La ripetizione di eventi traumatici crea un blocco della spontaneità. Chi è bloccato ha sempre necessità di sensazioni forti, diversamente, chi è in contatto con la propria energia vitale vive avventure straordinarie con le cose più banali dell’esperienza quotidiana. Emerge ciò che Jung ha definito la sincronicità: questo vuol dire che la vita viene a noi naturalmente e ci appartiene, non ci si annoia mai. Possiamo imparare tanto osservando i bambini con rispetto e umiltà. Se un adulto vede un bambino in culla che gioca con i piedi e con le mani, potrebbe chiedersi se non si stia annoiando. La risposta è facile, disponendo della sua energia vitale e di una libera circolazione libidica, non si annoia mai. E’ come essere in uno stato di grazia, di nirvana, dove è possibile attingere autenticamente dall’eternità.
Dott. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista Bioenergetico
Iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147
psicoterapia individuale – cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale

psicoterapia di coppia – meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti, conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari

psicoterapia di gruppo – di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo

colloquio psicologico – è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere

ansia e attacchi di panico – la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali per la sopravvivenza infantile

depressione, calo di energia – inchioda l’individuo, tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di lui

problemi caratteriali, relazionali – bisogno di intimità e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi